Aermec quest’anno è tornata a Wimbledon con un impianto di climatizzazione e refrigerazione del valore di oltre 6 milioni di euro. L’impianto, costruito nel campo n.1 di Wimbledon, segue quello già installato 11 anni fa, per una potenza complessiva di 8 Mw.
Nel 2008, infatti, per ovviare ai problemi della pioggia, è stato installato sul campo principale un tetto retrattile dotato di un sistema di climatizzazione capace di mantenere le condizioni ambientali ottimali per lo svolgimento degli incontri.
Il successo è stato sorprendente, tanto che quest’anno l'”All England Lawn Tennis and Croquet Club” e i progettisti hanno chiamato nuovamente Aermec come partner per la realizzazione del secondo impianto, composto da 26 refrigeratori super silenziati con una potenza totale installata di 6,5 Mw e 12 unità di trattamento aria a bassissimo impatto sonoro.
Una grande sfida
La commessa, vinta dopo una sfida serrata contro i colossi giapponesi e americani della climatizzazione, è stata affidata per la seconda alla ditta di Verona, che in questo modo ha consolidato la sua immagine – e quella del made in Italy – nel mondo.
Tecnicamente la sfida era doppia – spiega Alessandro Riello, presidente Aermec – da una parte la riduzione dei consumi, dall’altra il contenimento delle emissioni sonore dentro e fuori dal campo, per garantire confort degli spettatori, benessere e concentrazione dei giocatori e il giusto grado di umidità del tappeto erboso.
Quello che è stato consegnato dopo 10 mesi di lavoro è frutto di una fitta attività di ricerca e sviluppo, iniziati appena firmato il contratto di fornitura.
Dopo le recenti acquisizioni da parte di multinazionali straniere di storici marchi italiani attivi nel nostro settore, oggi siamo l’ultima grande impresa di climatizzazione con proprietà in Italia. Questa è una grande soddisfazione e vogliamo rimanere un’impresa italiana anche in futuro, con l’obiettivo di continuare a competere alla pari con i grandi marchi esteri.